l'architettura è..

"L'architettura è un panino con la mortadella e una CocaCola gelata."

giovedì 18 aprile 2013

Scacchiera: GO!


Studiando il Vitra Fire Station, noto come Zaha Hadid, disegna i suoi progetti con linee dinamiche, intrecci e con le tessiture che si sovrappongono e creano una serie di forme, incastri e aggrovigliamenti.

Osservando la pianta ho riscontrato qualcosa che sembra avvicinarsi a quello che avevo già in mente!  Ed ecco che leggendo il libro Architettura e Modernità del Prof. Saggio, ho trovato questa struttura che si avvicina moltissimo alla mia idea di progetto.
Fluiidità, semplicità e natura sarà la base del mio bang! 



le mie prime idee vengono alla luce anche grazie ad una pubblicità, un progresso di architettura ed energia...




martedì 16 aprile 2013

Nuova Compagna di strada - Alla ricerca del BanG! ---->> Zaha Hadid







Da Architettura e Modernità: parte sesta del libro.

Tre sono i punti chiave per Zaha Hadid
La natura, Le tessiture paesaggistiche e guizzi infrastrutturali. 

Per come è il suo concetto di architettura, tutto ciò che è funzionalista è atopico. Dove normalmente si propongono una serie di progetti razionali sul terreno, lei adotta un pensiero alternativo.
la sua origine parte dal lavoro grafico e pittorico ispirandosi a Paul Klee, che già dagli anni venti, era architettura.
Le sue forme sono ricavate da un tessuto unico dove operano su una modalità astratta, infatti per la Hadid il progettare è dipingere su una tela, nuovi spazi mentali e creazioni astratte.
Avrà la sua massima ispirazione nel concretizzare il suo approccio astratto nel Vitra Fire Station in Germania, affronta il tema del rapporto tra architettura-ambiente.
Il Concetto di layer è una combinazione ed intreccio delle vari parti che portare al lavoro finale una continuità delle sue complesse e profonde texture pittoriche in un'unica maglia formale.
E' un'architettura dinamica del paesaggio che porta ad un'idea d'infrastruttura (guizzi infrastrutturali), ecco qui le forme guizzanti che ritroviamo anche nelle situazioni urbane dentro la città.
In queste opere fa comprendere come la chiave contestuale e personale ne fa il suo marchio di fabbrica.

Da Wikiarquitectura:

La stazione dei pompieri è stato il primo lavoro di progettazione internazionale di Zaha Hadid e dimostra la sua tecnica di poligoni di miscelazione con strutture triangolari, ottenendo un senso di movimento caratteristico dei suoi disegni.
Storia
Il Vitra Fire Station, è stato costruito all'interno del complesso della fabbrica al fine di proteggere tutti gli edifici di Vitra dopo incendio dimostrato la necessità di uno, perché il campus era fuori tutto il fiume, protetta da vigili del fuoco locali. Le funzioni sono state eseguite dai lavoratori nella stessa fabbrica.
Una volta ampliato il quadro d'azione dei vigili del fuoco della zona, l'edificio era fuori servizio ed è stato riciclato per servire come spazio espositivo per la collezione permanente di sedie Vitra.
Posizione
La stazione dei pompieri è stato situato alla fine della strada che inizia a Chair Vitra Campus del Museum di Weil am Rhein, Germania.
Concetto
Questi sono i concetti, le parole dello studio stesso, utilizzato per sviluppare l'edificio: "Abbiamo iniziato il nostro progetto con un sito totale dello studio che viene impiantato in fabbrica La nostra intenzione era quella di distribuire elementi del progetto in modo che non sarebbe. perde tra le enormi capannoni delle navi che compongono la fabbrica. Usiamo anche questi elementi di strutturare l'intero sito, dando identità e ritmo alla strada principale che attraversa il complesso ".
Esso è stato concepito come un giardino longitudinale, come se fosse il prolungamento artificiale dei modelli lineari di terreni agricoli e vigneti adiacenti.
Spaces
L'edificio non è stato progettato come un oggetto isolato, ma sviluppato come il bordo esterno del giardino, che definisce lo spazio, piuttosto che occupare spazio.
Ciò è stato raggiunto attraverso la fornitura del programma su un allungato, in un lungo e stretto edificio accanto alla strada che segna il bordo della fabbrica. Spazio, definendo e accomodante le funzioni dell'edificio, fu punto di partenza per lo sviluppo del concetto architettonico, una serie lineare e stratificato.
Descrizione
Si tratta di un edificio anteriore sigillato, loro interni può essere rilevata solo da un punto di vista perpendicolare. Gli spazi risultanti, ottenuti utilizzando pareti forate, piegati o rotti, secondo le esigenze funzionali, forniscono fugace visione di ciò è alloggiato all'interno.
L'intero edificio è movimento congelamento. Questo esprime la tensione di essere in allerta, e la potenzialità per esplodere in azione in qualsiasi momento. Le pareti sembrano scivolare l'una accanto all'altra, mentre le grandi porte scorrevoli sono letteralmente un muro in movimento.
La partizione è ridotto al minimo, articolando gli spazi con tre armadi in acciaio inox longitudinali che separano l'area trasparente della zona di servizio.
Secondo piano
Questo è ruotato rispetto al fondo e vi si accede da una scaletta indipendente. E 'collocato un club composto da una sala di formazione del personale e la conferenza.
Struttura
Lame o cunei sono muri di cemento e inclinazione del tetto in nuove direzioni danno un forte senso del dinamismo di questa struttura in cemento armato è stato creato sulla base di muri, in spazi presentano.
Materiali
L'intero edificio è costruito con cemento armato in opera alla luce, evitando ogni aggiunto che distorcono la semplicità della sua forma prismatica e la qualità astratta del concetto architettonico, con particolare attenzione alla nitidezza dei bordi.
La mancanza di dettagli è stata applicata anche al suo interno, ruvide parti apribili, in alluminio lucidato piani di scorrimento che chiudono la zona garage, parapetti o il design di illuminazione, il mantenimento di un linguaggio coerente che dà senso al tutto.

Ventilazione e soleggiamento dell'area scelta


martedì 9 aprile 2013

UrBan FaRm & i 10 buoni motivi !


Un'iDea deL "Cavolo"


Leggendo il libro Architettura e Modernità (parte 7) si parla di come l'architettura deve tener in considerazione il rapporto con la natura e il terreno che potrà ospitare un futuro progetto.
la domanda che ci si pone negli ultimi anni è questa: Come articolare gli spazi della vita in un flusso aperto e dinamico che gli edifici conformano insieme alla natura? 
Da qui è partita la mia ricerca basata sulla riqualificazione delle aree degradate e guardarsi intorno per osservare ed utilizzare le risorse che la terra può offrirci, mi sono ritrovata a navigare in internet in molti collegamenti ipertestuali come un sorta di matrioska in cui viene affrontato il tema degli ORTI URBANI. 


Ho scoperto due libri Coltiviamo la città e Guerrilla Gardening. 
Nella lettura, scopro come l'uno parli dell'altro, ed è capitato casualmente!! 
-  in Coltiviamo la città si parla di come portare la campagna in città e insegna davvero il "come fare" anche a chi non ha mai visto un seme, una zappa o un innaffiatoio in vita sua ed inoltre: le forme e il valore personale, educativo, collettivo e terapeutico di orto e giardino urbano, in condivisione, in comunità, gli orti in condotta slow food.. e poi le storie di chi ha trasformato gli orti e il verde in progetti con le testimonianze di alcune associazioni.  
un Libro pieno di consigli utili e link per approfondire ogni ingrediente per una coltivazione DOC! 

-  in Guerrilla Gardening, invece, è la resistenza estrema non violenta contro ogni forma di degrado urbano. Consiste nell'appropriarsi di spazi pubblici abbandonati, avviliti dal cemento e dall'incuria nel creare piccoli giardini, da ottimo suggerimenti per un'impronta iniziale al progetto. 
i Guerrilla Gardenier sono le persone di questo movimento che si muovono anche di notte nell'appropriarsi degli sterili e impersonali spazi comuni cittadini e rimodellano gli spazi urbani attraverso atti dimostrativi definiti "attacchi" verdi. 
Vere e proprie forze "armate" di zappetta e semi!